Le foto che segnarono l’America

Foto strazianti per una democrazia ferita nel profondo

Ore 23:00 del 06/01/2021

Non avrei mai pensato di vedere immagini di questo tipo nel corso del periodo di transizione tra due presidenti USA, quello uscente e quello eletto. La tensione era palpabile già dalla notte elettorale, ma certamente la situazione peggiorava già nel corso delle ore successive.

Iniziavano i vari dubbi (possibilmente anche legittimi e leciti) del presidente Trump inerenti i risultati elettorali nei vari Stati, soprattutto in relazione al “voto per posta“. Questi dubbi, molto presto, si trasformavano in illazioni, non certificate e verificate, di frode elettorale. Non si era mai visto un presidente uscente non accettare la sconfitta elettorale e arrivare a parlare di frode, cosa “assurda” visto che gli USA si vantano di “esportare” la democrazia in altri paesi.

La battaglia si trasferisce in tribunale e il team legale del presidente Trump cerca, legalmente, di “sovvertire” il risultato elettorale, senza però riuscirvi. Perfino la Corte Suprema boccia il suo ricorso, chiarendo che non vi sia nessun elemento che possa provare la frode elettorale.

Ora, una persona normale, si sarebbe fermata, avrebbe concesso la vittoria al suo avversario con “sportività“, invece il risultato è stato l’opposto.

Il pensiero del presidente Trump, in maniera immaginaria, si potrebbe riassumere così:

Se i tribunali non mi danno ragione, mi farò ragione da solo grazie a Twitter.

La benzina sul fuoco

In un paese già diviso da problematiche etniche, di colore, politiche, sociali, flagellato dalla crisi causata dal Covid-19, un presidente dovrebbe unire il paese o comunque tentarci. Il presidente Trump invece decide di soffiare su quel fuoco, di versare benzina e farlo ardere ancora più forte, di spaccare ancora di più la “sua” comunità. Sembra assurdo ma è proprio così.

La brutta abitudine del presidente Trump di “twittare” senza pensare alle possibili conseguenze è stata rovinosa per la sua presidenza. Tramite il suo profilo ufficiale @realDonalTrump, inizia a millantare frodi elettorali, prove che avrebbero dovuto ribaltare il risultato elettorale (le vorremmo visionare) e infine l’invito a i suoi sostenitori a non mollare e a “lottare per la verità”. Twitter deciderà di catalogare ogni tweet, del presidente Trump, contenente elementi considerati falsi e non corrispondenti alla realtà, da un “flag” che recita:

This claim about election fraud is disputed

La tensione è sempre più alta, il declino sempre più vicino.

La “bomba sociale” esplode il 6 gennaio 2021.

Sono certo che queste immagini entreranno nei libri di storia americana e non solo. L’altare della democrazia USA “profanato” nel corso di una manifestazione.